Home Attualità La Consulta Mondo Forense del Coordinamento Romano di Forza Italia: un modello “efficiente e competitivo” in tema di Giustizia

La Consulta Mondo Forense del Coordinamento Romano di Forza Italia: un modello “efficiente e competitivo” in tema di Giustizia

by admin
AVV-Pulcini

Da circa sei mesi a questa parte il Coordinamento Romano di Forza Italia, nella persona del suo Commissario, Sen. Maurizio Gasparri, ha ritenuto opportuno istituire, analogamente a tante altre, una Consulta “Mondo Forense”, aperta non soltanto agli Avvocati, ma a tutto il comparto della Giustizia (Magistrati, Ufficiali Giudiziari, Consulenti Tecnici, Notai, Operatori del Diritto, ecc.), con l’obiettivo di raccogliere ed elaborare delle proposte per Roma Capitale, in vista delle prossime elezioni amministrative, secondo un modello più “efficiente e competitivo” che, da un lato, possa consentire agli “operatori” del diritto, di lavorare in maniera più razionale e con modelli organizzativi più efficienti, soprattutto implementando e portando a totale compimento il processo di digitalizzazione già da tempo avviato, riguardo il deposito degli atti, il processo telematico, lo svolgimento delle comunicazioni e di tutte le attività propedeutiche o strumentali, connesse ai procedimenti e ai processi, dall’altro, tenda a far “sentire” il cittadino romano, “tutelato” e “difeso”, con un processo più rapido e giusto e, soprattutto, con un’amministrazione della giustizia veramente “efficiente”.

Non è una sorpresa, infatti, che la “ripresa degli investimenti” da parte di cittadini ed imprese, passi anche da una “rinnovata fiducia” nella giustizia.

D’altronde, secondo un recente studio CER-EURES, il nostro paese a causa delle disfunzioni del sistema giustizia, paga in termini di perdita di PIL addirittura 2,5 punti percentuali, pari a circa 40 miliardi di euro mentre, delle procedure giudiziarie più veloci e certe (come previsto all’art. 111  dalla nostra Carta Costituzionale), creerebbero circa 130 mila posti di lavoro in più ed un aumento delle dimensioni medie delle imprese manifatturiere, pari a circa il 10 per cento.

Potendo disporre delle risorse del “Recovery Fund”, con i rappresentanti della Consulta Mondo Forense per Roma Capitale, abbiamo provveduto ad elaborare delle “proposte” per un miglioramento della Giustizia a Roma (che conta oltre 25.000 avvocati), ma dei cui benefici se ne gioverebbe, comunque, tutto il nostro paese.Avv.-Pulcini-

Non è più differibile attuare, ad esempio, degli interventi di manutenzione e sistemazione degli edifici che ospitano gli uffici giudiziari (esigenza in realtà avvertita non soltanto a Roma ma in tutta Italia), al fine di assicurare la salvaguardia dei cittadini e degli operatori del diritto, soprattutto nel contesto pandemico nel quale si trovano attualmente a dover lavorare, per una necessaria messa in sicurezza, a tutela del diritto fondamentale alla salute di tutti gli utenti. Non solo, ma c’è la necessità di individuare nuovi locali per lo svolgimento dell’attività giudiziaria, provvedendo contestualmente anche al riordino ed al finanziamento di “progetti sostenibili” per nuovi parcheggi di “scambio” e per la viabilità, di comune accordo con i comuni, agevolando la “prossimità” degli uffici giudiziari attualmente esistenti, oggi troppo distanti tra loro, con locali inadeguati e precari, e che comportano un rallentamento delle attività della giustizia.

C’è poi da intervenire “concretamente” nello sviluppo della digitalizzazione, sia dal punto di vista di “implementazione” del processo telematico, in ambito civile, penale ed amministrativo, sia dal punto di vista della realizzazione di una completa digitalizzazione degli archivi, garantendone la piena accessibilità per la consultazione dei fascicoli ed il rilascio copie.

Non può non evidenziarsi, inoltre, come sia estremamente indispensabile procedere, da un lato, alla formazione del personale degli uffici giudiziari, senza tuttavia trascurare l’aggiornamento ed il supporto ai magistrati ed ai professionisti  (che preveda anche l’adozione di tecniche di “cash flow management”, cioè tecniche di raccolta, gestione ed analisi dei dati all’interno degli uffici giudiziari),  dall’altro, di fronte all’enorme arretrato della giustizia ed all’eccessiva durata dei processi, procedere alla destinazione di nuove “risorse umane” alla Giustizia, volte a coprire le gravi carenze d’organico (utilizzando anche figure a “supporto” dei Magistrati togati, quali giudici ausiliari in appello, tirocinanti, magistrati onorari, avvocati con almeno 15 anni di esperienza, ecc.).

Chiaramente, a supporto di tutto ciò, non si possono non tenere in considerazione anche altri strumenti di “mediazione” dei conflitti, i c.d. “alternative dispute resolution”, e che possono andare dalla mediazione vera e propria, passare per la negoziazione assistita fino ad arrivare alla conciliazione. E’ ormai un dato di fatto che le forme “alternative e risolutive” delle controversie hanno dimostrato, se pur non completamente risolto, di poter comunque alleggerire la macchina amministrativa della Giustizia.

Molteplici sono i temi della giustizia che hanno interessato e sui quali si sono divisi in passato i partiti politici (il tema del giudizio d’appello interessato dalle riforme della “prescrizione dei reati”, la separazione delle carriere tra Magistrati, il tallone d’achille del “quantitativo enorme” del contenzioso tributario da “smaltire”, i “tempi” di definizione della giustizia penale, le modalità di “funzionamento” del Consiglio Superiore della Magistratura con la necessità di una profonda riforma del sistema elettorale dell’organo di autogoverno della magistratura, al fine di ridurre il peso delle correnti, il tema sempre molto importanze della “sicurezza” e della maggiore interazione e cooperazione tra forze dell’ordine, cittadini e operatori del diritto), e sebbene la Consulta “Mondo Forense” del Coordinamento Romano di Forza Italia abbia un’attenzione “particolare” alle problematiche e criticità “giudiziarie” che riguardano la capitale, è chiaramente sempre attenta a tutte le ulteriori tematiche che riguardano gli operatori del diritto, pur comprendendo che sui pilastri importanti del Mondo della Giustizia, pur nel rispetto delle diversità e delle differenti idee politiche, non bisognerebbe mai dimenticarsi ciò che i padri costituenti e grandi fondatori del progetto europeo (De Gasperi, Adenauer, Schuman) amavano ripetere continuamente: “Ciò che ci unisce e più forte di ciò che ci divide”.

Avv. Antonio Pulcini

    Avv. Antonio Pulcini

 

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