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PICCOLE DONNE

by admin

Chi non ha mai sentito parlare di “Piccole donne”? Nessuno, anche perché nel 2019 è uscito al cinema il film tratto dal libro!
Il romanzo in questione è stato scritto da Louisa May Alcott e pubblicato definitivamente nel 1880, unendo due volumi precedenti: “Piccole Donne” e “Piccole Donne crescono”.
Nel cast diretto da Greta Gerwig, dell’ultimo adattamento ora sugli schermi, spiccano nomi di attrici piuttosto famose: Saoirsie Ronan (“Lady Bird”), Emma Watson (Hermione nella saga di Harry Potter), Meryl Streep e Timothée Chalamet (“Chiamami col tuo nome”) e altri numerosi interpreti di cui sicuramente risentiremo parlare.
Piccole donne è ambientato nella metà del XIX secolo e racconta la storia di una famiglia, i March, composta dai genitori e quattro ragazzine, che si trovano ad affrontare le problematiche tipiche dell’età adolescenziale in un’epoca storica di per sé non facile. Sullo sfondo della guerra di secessione americana, le giovani March si ritrovano ad affrontare la morte di Beth, la sorella più piccola, Amy che decide di abbandonare la sua per l’arte dopo essersi conto di non essere abbastanza talentuosa e Meg che rinuncia alla ricchezza per sposare un uomo umile di cui è innamorata.
Manca però una sorella all’appello: si tratta di Jo March. Lei è l’indiscussa protagonista, sia del romanzo che del lungometraggio, ed è una giovane ragazza sveglia e solare, determinata a essere una scrittrice senza rinunciare ai suoi ideali di libertà, in un periodo storico in cui una donna non poteva permettersi di essere indipendente da un uomo. Da questo punto di vista, infatti, possiamo dire che Jo è un po’ un’icona del femminismo di metà ‘800 e che la ragazza rispecchia anche la personalità della stessa Alcott.
Rispetto al romanzo, nel film la componente femminista è parecchio accentuata: nella scena finale (allarme spoiler!) Jo osserva compiaciuta le fasi della stampa e della rilegatura del suo primo libro, quasi come una madre osserverebbe il suo neonato. Sebbene nel romanzo anche la ribelle Jo si sposerà e metterà su famiglia, il film lascia alla libera degli spettatori il finale del racconto.
Quello che ad ogni modo resta di questo adattamento di Piccole Donne è quest’attitudine spiccatamente femminista che Gerwig ha voluto dare, riassumibile in un’esternazione di Jo: “Le donne hanno ambizioni, hanno talenti […]. Sono così stanca di sentire dire che l’amore è l’unica cosa per cui è fatta una donna, sono così stanca di questo!”.

Elisa Ferraro
ely.ferraro@gmail.com

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