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L’assunzione bendata

by admin

L’Europa negli ultimi 20-25 anni ha vissuto una trasformazione demografica di rilievo. L’unione degli Stati e la globalizzazione hanno determinato l’incontro di culture e popoli diversi per etnia, credo e tradizioni. Nelle aziende italiane, sempre più spesso, si candidano stranieri o figli di stranieri che hanno scelto lo stivale per il proprio futuro, come è già accaduto in precedenza in altre nazioni. In ambito HR così, per rispettare la diversità ed abolire ogni possibile pregiudizio inconscio legato all’esaminatore, viene utilizzata frequentemente una tecnica di selezione – blind recruitment – nella quale il recruiter cancella alcune informazioni dei candidati come nome, genere, età, educazione, razza. Il primo esempio di selezione bendata risale al 1980 nella Toronto Symphony Orchestra, quando i responsabili si accorsero che i componenti erano solo ed esclusivamente uomini bianchi, ritenuti più preparati dai vari direttori. A causa di questa mancanza di differenziazione, decisero così di indire audizioni musicali collocando i selezionatori dietro ad uno schermo, in modo che non si potesse vedere il candidato e concentrando l’attenzione sull’esecuzione musicale. Il risultato fu strepitoso: un’orchestra rinnovata, composta al 50% da uomini e al 50% da donne, maggiormente diversificata e con una capacità musicale decisamente migliorata. In teoria, questo processo permette alle aziende di spostare il proprio focus dal resume, ovvero dalla presentazione della persona alle abilità realmente possedute. I managers che adottano questa tecnica sono così facilitati nel riconoscere e superare i propri pregiudizi consci e inconsci, assicurandosi solo le persone migliori nel proprio team per vincere le sfide future. In tempi odierni avere un team di professionisti eterogeneo e un ambiente lavorativo che favorisce l’inclusione è una garanzia per ottenere performance di business migliori. Recenti studi, infatti, dimostrano che la diversità (non solo di genere), se applicata anche alle alte sfere aziendali, favorisce il raggiungimento di risultati fino al 35% superiori in termini finanziari. Ma come si formano i pregiudizi e gli stereotipi? Alla base vi è la formazione di una rappresentazione sociale, ovvero la rappresentazione mentale di un oggetto, di una persona, di un avvenimento o di una idea, attraverso la quale si cataloga e legge la realtà. La prima funzione delle rappresentazioni sociali è quella di rendere familiare ciò che è estraneo, creando un modello condiviso tra persone simili. La seconda funzione è quella di favorire gli scambi interpersonali e sociali, tramandando di generazione in generazione una cultura comune. L’obiettivo del blind recruitment è proprio quello di superare l’involontaria classificazione, ad opera delle rappresentazioni sociali del selezionatore durante il processo di reclutamento, che può essere controproducente per la creazione di un ambiente di lavoro variegato. Questa tecnica è molto utile per aiutare, così, i candidati a mettere in evidenza al meglio i propri punti di forza durante il colloquio. Un ulteriore punto di forza della tecnica consta nell’abbassamento del livello di ansia, che spesso si manifesta nei candidati, impedendo loro di dare il meglio e di evidenziare i le qualità vincenti. Il risultato finale è un processo selettivo orientato alla diversificazione, alla qualità delle competenza, all’apertura verso un ritratto delle soft skills più realistico ed una maggiore oggettività nella valutazione finale. Implementare un sistema selettivo di questo tipo richiede un investimento in termini di strategie e strumenti tarati sulla specifica azienda, con vantaggi più che certi. In Italia ancora è tutto da costruire, seppur con i primi segnali di interesse e attenzione, mentre oltre Manica ci sono realtà come Deloitte e HSBC che adottano questo criterio nella selezione; così come EY, Virgin Money, la BBC e il Servizio sanitario britannico che hanno scelto di cancellare il nome dai CV ricevuti.

 

Dott.ssa Mariarosaria Izzo
HR Consultant – Organizational Psychologist
ISCP- SCP Accredited Coach
lect President SCP Italy
mariarosaria.izzo@gmail.com

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