Trovato suicida nella casa di Roma, aveva 69 anni. Una vita al servizio delle istituzioni, solo pochi giorni fa l’ultima nomina all’IGI.
L’ex sottosegretario a Palazzo Chigi con Mario Monti ed ex presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma. L’ipotesi degli investigatori è che si sia suicidato sparandosi un colpo di pistola. Il corpo è stato trovato sul balcone di casa. Sul posto, oltre alla polizia e agli agenti della scientifica, il pm Giovanni Bertolini. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo.
Catricalà, è stato avvocato, magistrato, dirigente della pubblica amministrazione e politico. Nato a Catanzaro, aveva 69 anni e attualmente era presidente Aeroporti di Roma. Solo il 18 febbraio scorso era stato nominato presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture (Igi), centro-studi dei grandi costruttori di opere pubbliche. Catricalà ha iniziato, dopo la laurea in giurisprudenza, come avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato e presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato(dal 2005 al 2011). Nella sua carriera ha ricoperto una lunga serie di ruoli tecnici, affiancati frequentemente anche da incarichi politici. Nel 1997 è stato capo gabinetto del ministro Antonio Maccanico alle Telecomunicazioni: fu proprio il suo intervento a permettere il salvataggio di Rete 4 che, secondo la legge sul mercato televisivo, sarebbe dovuta finire sul satellite. Grazie a una postilla, il traghettamento fu rinviato. Dopo quell’incarico, iniziò la carriera ministeriale di Catricalà che attraversò i vari cambi di governo: da Andreotti a Berlusconi passando per Dini e Prodi. Nel 2011 è arrivato a Palazzo Chigi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo di Mario Monti. Mentre nel 2013 è stato viceministro con delega alle comunicazioni di Flavio Zanonato, ministro per lo Sviluppo economico dell’esecutivo di Enrico Letta. Nel 2014 fu candidato dal centrodestra alla Corte costituzionale, sostenuto da Berlusconi, Verdini e Gianni Letta. Alla fine ritirò la sua candidatura in seguito ai malumori interni alla coalizione.
Fra le onorificenze, quella nel 2003 di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana mentre nel 2009 è stato insignito del premio Aldo Sandulli.
L’Aula del Senato ha rispettato un minuto di silenzio, su invito della presidente Elisabetta Casellati, in memoria di Antonio Catricalà.
Casellati, al termine della commemorazione di Franco Marini, ha informato che “è venuto a mancare” l’ex sottosegretario, esprimendo “il cordoglio personale e dell’Assemblea” alla famiglia.
Molti i messaggi di cordoglio alla famiglia dell’ex presidente dell’Antitrust. “Grande amico, grande servitore dello Stato, Antonio Catricalà lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui”, scrive su Facebook il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, aggiungendo che “è un dolore fortissimo”.
“Siamo sgomenti, sconvolti e addolorati per la morte di Antonio Catricalà. Fine giurista, uomo di Stato che ha saputo rappresentare le Istituzioni con disciplina e onore. Mancherà profondamente alla comunità politica di Forza Italia, mancherà all’Italia. Alla famiglia le più sentite condoglianze”, scrive in una nota Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Redazione Mr.Magazine