Home Cultura & Benessere Dipendenza da cibo: sintomi e conseguenze negative

Dipendenza da cibo: sintomi e conseguenze negative

by admin

Al pari di alcol, fumo e droga il cibo può essere un elemento in grado di ingabbiare un individuo all’interno di una dipendenza. La dipendenza da cibo, infatti, è riconosciuta dalla comunità scientifica e riguarda ben il 20% della popolazione adulta. A rischio della dipendenza da cibo sono le donne più degli uomini e i soggetti con problemi di peso.

La dipendenza da cibo consiste nell’impulso di mangiare compulsivamente tutti quei cibi che sono grassi ma che allo stesso tempo attivano nel cervello un meccanismo di ricompensa che induce a mangiare ancora di più.

Un soggetto affetto da dipendenza da cibo è in grado di mangiare anche fino a 15mila Kcal al giorno ma, al contrario di altri disturbi del comportamento alimentare (DCA) come la bulimia, l’abbuffata non conduce al vomito o all’assunzione di lassativi per smaltire ciò che si è mangiato.

L’aumento rapido di peso è una delle conseguenze più comuni nei soggetti dipendenti da cibo e infatti essi sono maggiormente a rischio di obesità. La sostituzione di cibo spazzatura con cibo sano può indurre i soggetti affetti da tale patologia a crisi d’astinenza del tutto identiche alle altre ben più note dipendenze.

Un soggetto affetto da questa patologia solitamente presenta tutti o alcuni dei seguenti comportamenti:

  • Mangiare in solitudine
  • Mangiare molto in fretta
  • Aumento rapido di peso
  • Senso di colpa dopo l’abbuffata
  • Allontanamento dal lavoro
  • Sbalzi d’umore
  • Depressione
  • Perdita del controllo

L’approccio a questo tipo di patologia deve essere di natura psiconutrizionale dove un esperto della nutrizione collabora con uno psicologo per stabilire la giusta strategia da portare avanti.

Dott. Veronica Di Sessa
Biologa Nutrizionista
veronica.disessa@biologo.onb.it

Related Articles